Il problema delle terre indigene

Papa Francesco riceve un leader indigeno perseguitato in Argentina

Il leader di una comunità della etnia Qom dell’Argentina incontra papa Francesco per chiedere il suo appoggio nella disputa che oppone la comunità indigena al governatore della regione che vorrebbe costruire un campus universitario sui territori della comunità. Traduzione di Franco Pignotti.

El Pais 2

Alejandro Rebossio
Buenos Aires 24 Giugno 2013

 

Gli indigeni erano quasi invisibili in Argentina. Nelle scuole si parlava di loro come popoli del passato che erano stati distrutti dall’impero spagnolo e dalla Repubblica Argentina del secolo XIX. Essi erano stati confinati nei loro territori, ma dagli anni ‘90, con l’affermarsi in maniera estensiva della agricoltura OGM, grandi investitori hanno cominciato a spostarli. Alcuni di loro si son o trasferiti nelle città, con le conseguenti difficoltà economiche e culturali dello migrazione, e altri sono rimasti a lottare per le proprie terre, riconosciute dalla Costituzione del 1994, ma spesso violate dai giudici che ignorano i loro diritti

Lider indigeno

Francesco saluta il capo indigeno argentino Feliz Diaz

Il grido delle comunità indigene argentine, che rappresentano il 2,3% della popolazione, è arrivato questo lunedì a Roma, fino al suo connazionale Francesco. Il Papa ha ricevuto Félix Díaz, il leader di una comunità della etnia  Qom della provincia settentrionale di Formosa che da tre anni ha un contenzioso con il governatore del distretto, il peronista Gildo Insfran, il quale pretende che nei territori della comunità venga costruito un campus universitario. Nel 2010, dopo mesi di blocco di una strada nazionale, gli indigeni Qom furono sfrattati dalla polizia stradale di Formosa, che bruciarono le loro case e uccisero uno di loro. Anche un militare era morto nella mischia. Nel 2011, Diaz e alcuni della comunità si erano recati a Buenos Aires per accamparsi fino a quando non avessero ottenuto la mediazione del governo presieduto dalla peronista Cristina Fernandez de Kirchner. Dopo mesi di accampamento sulla famosa Avenida 9 de Julio, un ministro si era impegnato ad intervenire, ma Diaz afferma che sino ad ora la disputa territoriale non è stata ancora risolta. Al contrario, il capo indigeno è stato processato da un giudice di Formosa per presunta usurpazione di terre.

Ai primi di giugno, nella città di Formosa si è tenuto un congresso dei popoli indigeni di tutta l’Argentina, nel quale è stato denunciato che 18 persone di queste comunità sono state uccise negli ultimi cinque anni nell’ambito delle lotte per la difesa delle loro proprietà, in episodi che invece i giudici governativi, la polizia e le autorità provinciali avevano etichettato come incidenti o controversie personali. Diaz ha partecipato a quella riunione e poi ha riportato le conclusioni dell’assemblea alla Casa Rosada (palazzo presidenziale di Argentina, a Buenos Aires). Pur avendo trascorso la notte davanti al palazzo, sulla Plaza de Mayo, non è riuscito a farsi ricevere dalla Fernandez. Qualche giorni prima durante la festa nazionale argentina del 25 maggio, il capo dello Stato era stato visto ad un evento con il governatore di Formosa.

Lider indigeno 1

Papa Francesco saluta l’argentino Adolfo Perez Esquivel, Premio Nobel per la Pace

Con il sostegno del Nobel per la Pace argentino Adolfo Perez Esquivel, combattente contro l’ultima dittatura nel suo paese (1976-1983), Diaz si è recato a Roma e ha sollecitato il pontefice perché faccia da mediatore tra lui e il presidente dell’Argentina. “Gli abbiamo chiesto di intercedere e lui ha detto che il modo migliore per risolvere i problemi è attraverso il dialogo. Papa Francesco ha intenzione di provare questo dialogo, e io spero che ci riesca”, ha affermato Diaz in una intervista radio del suo paese al ritorno dall’incontro di 45 minuti con il pontefice. Francisco, che da arcivescovo di Buenos Aires aveva già ricevuto Diaz e manteneva un rapporto teso con la Fernandez, spera ora da papa di farsi ascoltare dalla Kirchner. E’ tutto da vedere se questo nuovo collegamento tornerà utile alla causa indigena oppure se il capo dello Stato finirà per distanziarsi ancora una volta dall’ ex cardinale Jorge Bergoglio.

Lider indigeno 3

Orgoglio Qom

Fonte: El Pais Internazional

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