Incontro delle Famiglie Adottive

India 4 ever

Domenica 16 Novembre 2014, si è tenuto presso Villa Nazareth il secondo incontro del gruppo delle Famiglie Adottive Insieme. Come sempre un successo!

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Quattro ragazze italiane di origine indiana che si incontrano per la prima volta, con la sorpresa di ritrovarsi in storie simili e condivisibili, di rivedersi l’una nell’altra con la gioia e la complicità dei loro giovani anni, sono state in un certo senso l’icona principale del nostro secondo incontro di Famiglie Adottive Domenica 16 Novembre 2014 presso Villa Nazareth a Fermo. Qualcuna di loro sulla propria pagina facebook, postando la loro foto di gruppo, ha commentato con uno splendido “India four ever”, che mi piace riutilizzare qui come titolo di questo breve resoconto della giornata.

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Se è vero che le difficoltà rafforzano la volontà e finiscono per migliorare il successo, questa volta ne abbiamo fatto davvero esperienza. Programmato nell’incontro precedente di Settembre sia per quanto riguarda il luogo che l’impostazione della giornata, ci saremmo dovuti ritrovare nella splendida cornice dell’agriturismo La Cascina degli ulivi di Servigliano, gestito da una delle nostre famiglie del gruppo. Un problema sopraggiunto nel frattempo, ci ha costretti a spostare la location, con qualche cambio anche di programma. Nel pomeriggio infatti avevamo programmato un laboratorio di pittura creativa, come un grande gioco per coinvolgere tutti, piccoli e grandi, gestito e presentato da Aldo. Lo avevamo sostituito con un altro momento simile, un laboratorio di musica creativa, proposto da Rita, che nella vita si occupa di musicoterapia, un laboratorio di strumenti musicali con materiale di riciclo e tutti erano stati invitati a portare i più svariati oggetti come tubi, scatoline, barattoli, sassolini, vecchie posate di legno, ecc.  Già pregustavamo questo momento  di gioioso casino dai suoni più disparati e multiformi uniti alle grida e al vociare dei nostri bambini. Ma anche questo ‘appetitoso’ momento ludico sarebbe saltato per un contrattempo improvviso della musico terapista, impossibilitata a venire. Anche altre famiglie, tra le più assidue, non avrebbero potuto partecipare per impegni vari. Con queste premesse, all’inizio della giornata, lo confessiamo, ci sentivamo un po’ sfigati.

Niente di più sbagliato invece. Man mano che le famiglie arrivavano, la nostra sensazione di disagio scemava. Anche questa giornata condivisa si è rivelata, come sempre, entusiasmante. Diverse le presenza nuove, sia di famiglie già adottive e quindi con bambini, sia di coppie che sono in percorso per diventarlo. In tutto una quarantina di persone: fra adulti, bambini e bambine e … le giovani ‘indiane 4 ever’. I due saloncini gemelli che Villa Nazareth ci aveva messo a disposizione, hanno preso subito vita, animati da una parte dalle riflessioni dei papà e delle mamme e dall’altra dalle corse e dai giochi dei bimbi, intrattenuti e animati dalle splendide ‘tate’: Laura, Rosita e Nimmy, che cogliamo qui l’occasione di ringraziare per la loro gentilezza e la loro disponibilità. (FP)

Per quanto riguarda il nostro incontro di adulti, dopo l’iniziale giro di presentazione per l’accoglienza delle nuove famiglie presenti, il dialogo si è incentrato sulla riflessione rispetto ai temi attuali che come famiglie ci troviamo ad affrontare e sulle difficoltà legate al vissuto adottivo che ci premono rispetto ai nostri figli. Sono emersi essenzialmente questi temi critici:

–          Come supportare i figli nella condivisione delle emozioni legate all’ansia e alla paura della solitudine, che emergono rispetto al passato, alle origini, al recupero frastagliato di informazioni dagli archivi emozionali della memoria. Come canalizzare le emozioni negative? Come aiutare i figli a portare quel peso e condividere quel bagaglio?

–          Come trovare le giuste parole per aiutare i figli nel processo di costruzione della propria identità e della propria storia?

–          Ma anche come aiutare la scuola stessa ad affrontare con competenza ed in maniera positiva la presenza di alunni e alunne adottati con le loro peculiarità, pur all’interno dei percorsi comuni;

–          Infine il bisogno di sensibilizzazione anche la società civile nel suo complesso alle tematiche e alle problematiche dell’adozione, per contribuire, anche da questo punto di vista, alla  creazione di una cultura rispettosa ed accogliente delle diversità.

Dopo questo ampio confronto, che ci ha tenuti occupati soprattutto nell’incontro del mattino, alla ripresa dei ‘lavori’, nel primo pomeriggio,  abbiamo concordato operativamente sulle azioni da intraprendere, concentrandoci

–          sulla opportunità di invitare degli esperti che ci guidino nei nostri prossimi appuntamenti come gruppo di famiglie adottive;

–          sulla proposta di organizzare un seminario pubblico sull’adozione, da diffondere presso scuole, associazioni e società civile in genere.

Il prossimo incontro viene programmato per Domenica 15 Febbraio 2015 e Monia si incarica di contattare una psicoterapeuta di sua conoscenza, esperta nel sostegno post adottivo. Franco invece si dedicherà alla stesura del progetto del seminario e alla relativa richiesta di finanziamento dello stesso al CSV (centro servizi per il volontariato) rispondendo al loro Bando di formazione  2014. (MI)

Il momento clou della giornata è stato in modo particolare il momento del pranzo, dove ci siamo sentiti davvero come una grande famiglia unita attorno al tavolo, una famiglia multicolore e multietnica, simbolo concreto della intera famiglia umana e della nostra società italiana dell’oggi e del domani, una società dove le diversità diventano ricchezze preziose e dove l’amore vorrebbe essere la cifra che tutti ci unisce. Per noi, nel nostro piccolo, come famiglie adottive,  questo simbolo è semplicemente realtà e per questo sentiamo di avere, proprio per questo, un compito verso l’intera società che ci circonda. 

Una giornata tutta in positivo e davvero soddisfacente, tanto che alla fine abbiamo avuto l’impressione che nessuno avrebbe voluto andarsene, mentre i nostri figli continuavano a giocare fra di loro e gli adulti a parlare informalmente fra di loro a piccoli gruppi. Ci sono mancati i due laboratori programmati, quello pittorico promessoci da Aldo e quello musicale promessoci da Rita; nessun problema: saranno messi in programma per qualcuna delle prossime occasioni.

Incontrando di nuovo nei giorni scorsi una delle coppie in attesa di adozione, presenti per la prima volta alla giornata di domenica, mi dicono che ad un incontro organizzato dall’Ente al quale hanno dato mandato per l’adozione, hanno avuto il piacere di ascoltare, da parte dell’esperto che conduceva l’incontro, la trattazione delle stesse problematiche che erano venute fuori durante il nostro meeting a partire dalle tante e diversificate esperienze familiari; e che l’ascolto diretto delle esperienze da parte delle famiglie è molto più interessante e utile (FP).

Franco Pignotti
Monia Isidori

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Il volantino dell’incontro

VILLA NAZARET - DOMENICA 16 NOVEMBRE

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