Marcia della Pace

LA CARICA DEI CENTOMILA

XXI Marcia della Pace Perugia – Assisi
Domenica 19 Ottobre 2014

Assisi 1

Centomila persone sono davvero un mare di gente, tutta la gente che domenica 19 ottobre si è data convegno tra Perugia ed Assisi per la XXI edizione della Marcia per la Pace e la Fratellanza tra i Popoli inventata dal cosiddetto “Gandhi italiano” Aldo Capitini nel 1961.  Domenica mattina Assisi era già invasa dal popolo della pace quando ancora si partiva da Perugia.

Assisi 23

Una marcia estremamente variopinta, dominata dai colori dell’arcobaleno,  da mille bandiere a strisce colorate.

I più coraggiosi sono partiti da Perugia, facendo tutti i 24 chilometri del percorso, altri da punti più vicini.

Per tutti una grande festa prima a Santa Maria degli Angeli con gli innumerevoli stand delle più disparate associazioni e realtà alternative, pacifiste, antagoniste, ecc.; poi nella splendida piazza della Basilica di San Francesco dove si sono susseguiti, sul palco antistante l’entrata della basilica inferiore, i vari interventi delle svariate realtà, personaggi, autorità.

Assisi 10

Assisi 26Abbiamo visto e salutato da vicino don Luigi Ciotti, padre Alex Zanotelli, padre Kizito con il quale abbiamo camminato insieme per un tratto di strada dopo Santa Maria degli Angeli; ascoltato il messaggio di papa Francesco, letto e commentato dal vescovo di Assisi. Grandi striscioni inneggianti alla pace ovunque; anche noi siamo riusciti a trovare spazio per appendere il nostro striscione di Aloe.

Assisi 6

Gente festosa ovunque, un formicolio umano di speranza e di gioia, almeno per un giorno, almeno per oggi. Una massa di gente che continuamente partiva e continuamente arrivava; poi, pian piano, siamo defluiti verso l’alto, verso la superba Rocca Maggiore, nel grande spiazzo all’interno della altissima cinta muraria della Rocca, dove la marcia trovava il suo approdo in un tripudio collettivo. “Cento anni di guerra non bastano” ha gridato la sua amarezza al mondo tutto questo popolo immenso.

Assisi 14

L’evento è stato infatti dedicato ai cento anni trascorsi dalla Prima Guerra Mondiale scoppiata appunto nel 1914: cento anni di guerre continue nel mondo, che continuano purtroppo imperterrite in questo 2014 ancora sporco di sangue. All’inizio della marcia, a Perugia, e alla fine della stessa, sulla Rocca di Assisi, l’inclusione di un simbolo: cento lugubri rintocchi, i cento anni di guerra. Ma qui su questo palco, alla fine della marcia, anche i 100 giovani con i cento cartelli variopinti inneggiati alla fraternità, all’amicizia, alla pace, alla solidarietà, al lavoro, alla onestà, alla legalità: cento aggettivi di amore contro i cento colpi dell’odio fratricida.

Assisi 28

In questo 19 ottobre della XXI Marcia della Pace Perugia-Assisi, il ricordo non poteva non andare ad Aldo Capitini, che il 19 ottobre del 1968 lasciava il mondo,  almeno per quanto riguardava la sua azione e il senso della sua vita, un po’ migliore di come lo aveva trovato. Aldo Capitini è, per la stragrande maggioranza di italiani, un illustre sconosciuto. Non lo conosce nessuno e non ne parla nessuno. Eccetto il popolo della pace, le persone che girano attorno ai valori della non violenza. Un uomo che ha pagato duramente con l’emarginazione il suo essere costantemente contro corrente,  prima durante il fascismo e dopo nel tempo della democrazia rappresentativa. Ha pagato con l’espulsione dall’università di Pisa la sua opposizione al fascismo di cui non volle prendere la tessera di partito, alla quale il filosofo Giovanni Gentile lo voleva costringere con il ricatto. Uomo profondamente religioso, si allontanò per sempre dalla Chiesa Cattolica dopo la firma dei Patti Lateranensi, nei quali lui vedeva la religione che si prostituiva alla politica. Spirito profondamente democratico, rifiutò nel dopoguerra il sistema dei partiti e della loro pretesa di ‘rappresentare’ il popolo e per questo fu da essi ricambiato con il silenzio più totale. Aldo Capitini avrebbe voluto poter collaborare alla organizzazione di una “democrazia diretta”, dove tutti fossero amministratori e tutti fossero controllori. Lui chiamava questo suo sogno “omnicrazia”, il potere di tutti. Fondò il movimento nonviolento, ricercò sempre una religione laica, promosse l’obiezione di coscienza al servizio militare, inventò la marcia della pace, scrisse libri di profonda spiritualità. Non riconobbe il vento di cambiamento nella Chiesa cattolica con il Concilio Vaticano II, che svalutò nelle sue conclusioni. Morì troppo presto, il 19 ottobre 1968, per vedere i cambiamenti nella chiesa, anche se avrebbe dovuto aspettare a lungo e osservare con acutezza il processo storico. Sicuramente si sarebbe di nuovo trovato a casa nella Chiesa di Francesco. San Francesco e Gandhi furono i grandi ispiratori della sua vita, della sua spiritualità, della sua azione politica.

Assisi 8

Assisi 3

 

Assisi 18

Assisi 24

Assisi 22

Papa Francesco:
Una marcia al servizio dell’uomo e del bene comune,
ispirata alla cultura della solidarietà

Papa Francesco ha mandato un proprio messaggio per tutti i presenti alla marcia della pace Perugia-Assisi, edizione 2014: “In occasione della marcia per la pace Perugia-Assisi, il Santo Padre è lieto di rivolgere ai partecipanti il suo cordiale saluto e, mentre auspica che la manifestazione susciti sempre più vivo impegno nella diffusione della cultura della solidarietà, ispirata ai valori morali e al servizio della persona umana e del bene comune, invoca la materna protezione della Vergine Santa e di San Francesco d’Assisi, e di cuore invia ai presenti tutti la benedizione apostolica”.

Alla marcia della pace non è mancato nemmeno il saluto del vescovo di Assisi, monsignor Sorrentino a commento del messaggio del Papa. “Benvenuti, cari amici. Permettetemi di fare qualche sottolineatura a questo messaggio giunto dal Santo Padre. Messaggio breve, ma con 5 parole decisive. Cultura della solidarietà, Valori morali, Servizio, Persona umana, Bene comune.

Cultura della solidarietà È l’esatto contrario di quella che papa Francesco ama chiamare “cultura dello scarto”. Quest’ultima, una cultura velenosa, che respiriamo ogni giorno, e ne siamo documentati oltre misura dalle immagini di innumerevoli persone umane che si ritrovano in condizioni di miseria, di discriminazione, di guerra.

 Valori morali So che il vostro stesso marciare nel nome della pace esprime un grido della coscienza. Non si può agire solo sulla base di emozioni – che possono essere tutto e il contrario di tutto – ma occorre la bussola di una visione integrale dell’uomo come essere libero e responsabile. Se frana questa visione sarà ben difficile, che possa restare in piedi qualche pezzo di valori umani, lo stesso valore della pace. Ho fiducia che il vostro marciare sia, oltre che un grido, soprattutto un pensiero ricostruttivo, da cui tutti siamo aiutati a ritrovare il bandolo di una visione morale e responsabile della vita

 Servizio. Richiamerei le parole di Gesù rivolte agli apostoli: “Quando fu in casa, chiese agli apostoli: «Di che cosa stavate discutendo lungo la via?». Ed essi tacevano. Per la via infatti avevano discusso tra loro chi fosse il più grande. Allora, sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servo di tutti». (Mc 9, 30 – 37).

 Persona umana Se non abbiamo il senso della dignità di ciascuna persona umana, in tutte le condizioni in cui essa si trova, in tutte le regioni e tra tutte le razze del mondo, in tutte le stagioni della vita, difficilmente potremo delineare l’orizzonte pieno e il fondamento solido di una cultura della pace.

 Bene comune Noi, cari amici, siamo affratellati dalla nostra unica condizione umana. Siamo messi in rete, inscindibilmente. Pensare in modo individualistico, mettendo i propri interessi al di sopra di tutto, è la radice di ogni guerra. Pensare in termini universali, cominciando a pensare a noi senza dimenticare gli altri, includendoli e non escludendoli, è l’inizio di una pace vera. È la rivoluzione culturale dell’amore. San Francesco ci aiuti a fare questa rivoluzione. A tutti buon cammino. Viva la pace”!

Assisi 38

Commenti

commenti

Questa voce è stata pubblicata in Blog, Eventi. Contrassegna il permalink.