Gli incontri di Spello

Convento del San Girolamo a Spello

Convento del San Girolamo a Spello

Spello rappresenta per me l’inizio del mio percorso di senso. Senza Spello la mia vita sarebbe stata completamente diversa, avrebbe preso tutta un’altra direzione. È strano, ma è assolutamente vero. L’esperienza presso la fraternità dei Piccoli Fratelli di Spello, a metà degli anni ottanta, è stata per me come un centro propulsore, una sorta di ‘buco nero’ non come voragine di tutto, ma come tunnel di passaggio per la generazione di un nuovo universo; la singolarità dove tutto si annulla e tutto riparte. “Dai buchi neri agli universi neonati” è il titolo di un famoso libro di Stephen Hawking, l’autore forse più conosciuto per “Dal big bang ai buchi neri”. Spello ha concluso, facendola implodere, la mia precedente esperienza di vita e ha generato un nuovo cammino, una vita successiva. Un universo mi si era chiuso alle spalle e un altro universo mi si era aperti davanti, quello in cui vivo.

Per questo la prima raccolta di racconti è centrata su SPELLO; in esso metto insieme alcune pagine pubblicate su Il Salotto degli Autori lungo il 2008-2009. “A Spello il seme della fraternità universale” è stato scritto in occasione del XXmo anniversario della morte di fratel Carlo Carretto, il 4 ottobre 2008. Esso vuole essere un omaggio alla personalità e alla profezia di questo grande uomo che ha segnato la vita e la spiritualità di tanti giovani italiani per oltre un cinquantennio e soprattutto negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta. A questo primo articolo seguono altri quattro scritti, concepiti in continuità, che raccontano il tempo pivotale della mia vita, l’esperienza di Spello appunto e degli anni immediatamente seguenti.  È questo il capitolo più direttamente autobiografico di questo percorso.

Commenti

commenti