Padre Kizito Sesana

Fare “Koinonia” con i bambini di strada nelle grandi metropoli africane

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Padre Kizito Sesana
interviene al corso di formazione
IL SENSO DEL PARTIRE.
Un incontro straordinario

 

RENATO KIZITO SESANA

Straordinario incontro quello di ieri a Villa Nazareth per il secondo appuntamento del corso di formazione IL SENSO DEL PARTIRE 11° edizione. Ospite della giornata, il missionario comboniano padre Kizito Sesana, originario di Lecco, ma una vita spesa a partire dagli anni settanta in Africa, in Zambia prima e poi in Kenya e in Sudan. Padre Kizito è innanzitutto un giornalista: direttore ancora giovanissimo della prestigiosa rivista missionaria Nigrizia dal 1973 al 1977, sarà il fondatore in Africa di due testate giornalistiche, il mensile cartaceo New People, la Nigrizia africana interamente contestualizzata sulle problematiche del continente e il settimanale online Africa News, poi diventata News from Africa un portale interamente dedicato all’Africa da una prospettiva africana che promuove il giornalismo africano di base.

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A partire dal 1977 il giornalista diventa missionario, e la sua storia personale si intreccerà in maniera permanente con l’Africa. In Zambia, si rende subito conto dei limiti di uno stile di vita missionario per la gente e non con la gente. Egli sceglie da subito l’immersione totale e fonda la Comunità Koinonia, ispirando la sua azione alle prime comunità cristiane descritte dagli Atti degli Apostoli e tenta la condivisione totale, di vita, di progettazione e di azione con la gente in mezzo alla quale vive. Da questa condivisione di base nasceranno tutte le sue scelte future, in particolare la scelta di dedicarsi ai “bambini di strada”, un fenomeno recente in Africa dove la famiglia allargata è l’asse portante della cultura tradizionale e dove quindi c’è sempre qualcuno che possa prendersi cura dei bambini del clan familiare. Ma lo sradicamento delle grandi metropoli, la situazione economica delle famiglie sempre più precaria e soprattutto la piaga dell’AIDS che causa la drammatica riduzione della fascia adulta della popolazione finisce con il mettere in strada migliaia di bambini senza più appoggi e senza più casa, che si riuniscono in bande e vivono di espedienti. In Zambia prima, ma poi in Kenia e in Sudan padre Kizito ha avviato progetti per il recupero di questi bambini di strada, li accoglie e propone loro una vita nuova insieme, basata sulla libertà  – nessuno sarà mai obbligato ad entrare nel progetto di recupero o sarà costretto a rimanerci, le porte sono sempre aperte in entrambi i sensi -, sulla responsabilità – i bambini e i ragazzi man mano che procedono nella loro crescita diventano essi stessi educatori e strumenti di recupero e di formazione per altri bambini e ragazzi, utilizzando il metodo del peer educator – e sulla creatività: i bambini, ragazzi e giovani sono stimolati alla espressione personale in tutti i campi, dal lavoro, all’arte, al teatro, ecc. in modo da far imparare a dare il meglio di sé, a diventare autonomi e propositivi. Nei brevi filmati che Padre Kizito ci ha proposto abbiamo potuto vedere le bande di ragazzi sulle strade, la loro trasformazione nei centri Koinonia, fino al raggiungimento di importanti acquisizioni formative anche a livello universitario. Accanto alla Koinonia Community, è infatti sorto a Nairobi il Diakonia Institute, una sorta di College universitario dove possono accedere tutti i giovani e le ragazze poveri che non sono potuti accostarsi alle Università a causa delle difficoltà economiche o del non sufficiente livello raggiunto. Presso il Diakonia Institute, famiglia allargata, comunità più che asettica università i giovani possono superare le difficoltà e raggiungere risultati eccellenti. Alcuni di loro sono poi stati destinatari, tramite borse di studio, anche di master in Italia o in altri paesi europei e sono ora protagonisti di qualità nel lavoro di recupero e di formazione dei diversi progetti per i bambini di strada.

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L’incontro è stato seguito da almeno una settantina di persone, non tutte intervenute per il corso di formazione, ma attirate dal calibro del relatore, padre Kizito Sesana che in tutta la sua vita ha saputo coniugare egregiamente la passione per l’uomo alla capacità di raccontarla attraverso la sua attività giornalistica sia in Africa che in Italia e la sua versatilità di scrittore con al suo attivo una sessantina di titoli tra libri e saggi, tutti inerenti la sua esperienza missionaria nei tre paesi africani con i quali si è profondamente identificato. Uno dei titoli più conosciuti è infatti “Io sono un Nuba” nel quale narra la sua profonda immersione nel popolo Nuba del Sudan. Fedele alla sua caratteristica, padre Kizito non ha scelto, anche per questo incontro, lo stile del conferenziere, ma lo stile colloquiale del dialogo con il pubblico. Innumerevoli sono state le domande e siamo giunti al termine temporale dell’incontro con la voglia di continuare e con il rincrescimento di dover comunque chiudere. Padre Kizito aveva portato una borsata di libri che è andata a ruba in pochissimo tempo, tanto è stato l’interesse suscitato nel pubblico.

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L’obiettivo di questo secondo incontro del corso di formazione è stato quindi raggiunto alla grande: dopo il primo incontro dedicato alle testimonianza dei volontari Aloe, i corsisti hanno potuto vivere, attraverso l’esperienza di padre Kizito e della sua Koinonia Community nelle degradate periferie africane, dove però “nascono fiori” , una full immersion nell’azione e nella vita di quel mondo missionario che è il referente primo dell’associazione ALOE, e al quale è finalizzato il corso stesso.

Il rapporto fra Aloe e padre Kizito, iniziato con questo incontro, sarà destinato a continuare nel tempo e ad approfondirsi perché a Lusaka, come a Nairobi, è possibile recarsi per condividere la vita di questi ragazzi recuperati dalla strada e dei volontari di Koinonia, senza la pretesa di andare a fare qualcosa, ma con solo il desiderio di vivere con loro per un breve periodo nell’amicizia e nella semplicità, giocare e lavorare con loro, fare con loro le loro stesse attività. Una esperienza che trasforma la vita. Questo del resto è sempre stato l’obiettivo di Aloe attraverso i corsi di formazione: mettere a contatto diretto, attraverso brevi esperienze, i giovani e le persone del nostro territorio con le comunità degli altri territori del mondo dove missionari e volontari si prodigano per far crescere la “fraternità”, la “koinonia”.

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Il prossimo incontro del corso, SABATO 22 MARZO, sarà dedicato all’approfondimento delle dinamiche economiche che generano disparità, ricchezza e povertà tra il nord e il sud del mondo. Un approfondimento necessario per capire il mondo globale in cui viviamo.

 




 

Il portale online News from Africa

http://www.newsfromafrica.org/newsfromafrica/indices/index_1594.html,

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